Acqua, aria, carbone, legno... sono quindi risorse.
CLASSIFICAZIONE DELLE RISORSE
Le risorse possono essere classificate in funzione alla loro
Durata
- Rinnovabili: Quando non si esauriscono, potendosi rigenerare in tempi più o meno brevi. Acqua, vento, piante... sono definite risorse rinnovabili; anche se l'utilizzo irrazionale da parte dell'uomo può comprometterne la loro disponibilità.
- Non Rinnovabili: Quando sono presenti in natura in quantità limitata e non si possono riprodurre; come ad esempio petrolio, metano, metalli...
- Naturali: Quando si possono utilizzare senza alcun processo di trasformazione chimica (legna da ardere)
- Artificiali: quando per essere utilizzati devono prima subire trasformazioni sostanziali, (metalli)
DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE
Le risorse generalmente non sono distribuite in maniera equa sul nostro pianeta, tra queste ad esempio troviamo l'acqua, che come sappiamo è una risorsa fondamentale per la vita, ma purtroppo scarsamente presente, se non del tutto assente, in molti paesi della Terra.
L'acqua infatti si definisce una risorsa limitata, (pur essendo una risorsa rinnovabile), in quanto scarseggia nei luoghi desertici, dove si devono percorrere lunghe distanze per prelevarla dai pozzi, mentre è abbondante in altri luoghi, dove viene sciupata o inquinata da processi industriali, plastica, scarichi fognari e altro.
RISPARMIO DELLE RISORSE
Il risparmio delle risorse, sia di quelle rinnovabili, ma soprattutto di quelle non rinnovabili è un obiettivo fondamentale per la salvaguardia del nostro pianeta e della vita sulla Terra.
Per ridurre lo spreco di acqua ad esempio si potrebbero mettere in atto delle semplici strategie come:
- coltivare specie vegetali che necessitano di poca acqua;
- ridurre gli allevamenti intensivi;
- potenziare e migliorare la depurazione delle acque degli scarichi industriali;
- rendere più efficienti le condutture che trasportano acqua potabile;
Anche noi nel nostro piccolo possiamo dare un grande contributo al risparmio idrico
- utilizzando elettrodomestici (lavatrici, lavastoviglie) a pieno carico;
- preferendo la doccia al bagno
- chiudendo l'acqua del rubinetto quando ci laviamo i denti;
- utilizzando l'acqua con cui abbiamo lavato le verdure per innaffiare le piante
MODELLI DI SVILUPPO ECONOMICI
Fino agli anni '70 l'umanità, soprattutto le società più ricche del mondo occidentale, si sono evolute sfruttando le risorse (metalli, carbone, petrolio...) senza prestare attenzione al fatto che queste potessero esaurirsi in breve tempo.
Questo modello di sviluppo, incurante delle conseguenze disastrose per il nostro pianeta, è stato definito dagli studiosi "improprio".
Negli ultimi anni, i governi, grazie alla crescente consapevolezza del problema ambientale nelle popolazioni e anche attraverso la spinta esercitata dagli attivisti, si stanno avviando verso uno sviluppo più rispettoso dell'ambiente, in cui si cerca potenziare lo sfruttamento di risorse rinnovabili.
Questo nuovo modello sviluppo è stato definito "sostenibile" e ha come obiettivo il mantenimento dell'equilibrio tra ambiente economia e società, in modo da assicurare il soddisfacimento delle esigenze della generazione presente, senza compromettere le generazioni future.
AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel Settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi comuni per lo Sviluppo Sostenibile: La lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico. "Obiettivi comuni" significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui
C0NSUMARE E PRODURRE RESPONSABILMENTE
L’Agenda
20/30
si
propone
di
raggiungere
modelli
di consumo e produzione responsabili,
obiettivi
fondamentali
per
la sopravvivenza del nostro
pianeta,
sfruttato
in
modo indiscriminato dall’uomo.
Si
deve necessariamente
ristabilire un
equilibrio tra produzione e consumo e
ridurre la così detta “impronta
ecologica”, definita
come: La
quantità di risorse (mari, boschi, terreni coltivabili…)
necessarie per rinnovare le risorse utilizzate e assorbire i rifiuti
generati.
LO SPRECO ALIMENTARE
Un
aspetto fondamentale che ci aiuta
a valutare la situazione attuale rispetto alla produzione e al
consumo responsabile è lo spreco
alimentare. Un
terzo del cibo prodotto per il consumo umano è gettato come rifiuto,
solo una piccola parte viene riciclata. Questo dato è ancora più
negativo, se consideriamo che la produzione di cibo, comporta anche uno
spreco delle risorse utilizzate per produrlo, gestirlo e
trasportarlo. Lo
spreco di cibo nei Paesi più
ricchi,
è legato soprattutto alle abitudini
alimentari,
poco attente al risparmio o al riciclo. Per
raggiungere l’obiettivo di una crescita sostenibile, è difficile
pensare di continuare a sfruttare un modello economico basato su:
produzione-consumo-rifiuto-smaltimento.
Questo è un modello
lineare
dove
ogni prodotto è destinato a interrompere il suo ciclo vitale e a
trasformarsi in rifiuto.
ECONOMIA CIRCOLARE
E' una risposta concreta all’esigenza di sostenibilità. Rifiuti,
prodotti e materie prime possono essere riutilizzati, riparati o
riciclati. Non più quindi un comportamento del tipo
“prendi-produci-usa-getta”, ma una serie di pratiche che
prolungano il ciclo di vita dei prodotti e riducono l’impiego di
materie prime e la produzione di rifiuti.
Il RICICLO
Oggi viviamo in una società consumistica, in cui la maggior parte dei beni prodotti hanno un ciclo di vita breve, come bicchieri, posate e piatti monouso, buste di plastica, o anche altri beni come computer, smartphone, televisori che si sostituiscono, anche se ancora funzionanti perché diventati obsoleti.
Tutto tende, in un tempo più o meno breve, a diventare un rifiuto
Ciò rappresenta un serio problema, sia in termini di consumo di risorse, che in termini di smaltimento dei rifiuti.
I rifiuti portati nelle discariche o negli inceneritori rappresentano un grave problema per l'inquinamento ambientale e per la nostra salute.
Quali soluzioni a questo problema?
Innanzitutto dovremmo:
- Ridurre la quantità di rifiuti, adottando dei comportamenti responsabili e meno consumistici,
- Effettuare una corretta raccolta differenziata,
- Favorire processi di riciclo, al fine di ottenere nuovi prodotti senza consumare risorse,
LA PRODUZIONE DEI BENI
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno giornalmente si ottiene dalla trasformazione delle risorse. Sono le imprese, particolari organizzazioni, che attraverso il lavoro, tecnologie e capitali, trasformano la materia per produrre beni e servizi.
Le imprese operano in determinati settori della produzione, generalmente i settori della produzione si possono classificare in tre gruppi:
- Settore primario: utilizza e produce materie prime (agricoltura, estrazione mineraria, allevamento, pesca..)
- Settore secondario: trasforma materie prime( industria, artigianato)
- Settore terziario: produce e fornisce servizi( commercio, trasporti, sanità, turismo...)
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